di Sonia Rumi, Luca Rossi, Davide Pozzi
La Valtrompia è un territorio in cui vengono prodotte eccellenze casearie sulle quali spicca il formaggio Nostrano Valtrompia DOP. La rassegna della Bruna Valtrumplina è un’occasione attraverso la quale si celebrano le tradizioni e i valori dell’attività contadina, da sempre fonte primaria di sostentamento per un territorio difficile come quello montano.
La manifestazione è stata l’occasione per vedere in campo tutte le forze, organizzatori, allevatori e animali che tengono elevato l’onore di questo territorio.
A fare da sfondo, come sempre, nella località Piani di Naanì a San Colombano frazione di Collio (ultimo paese dell’alta Valtrompia), scivoli erbosi alternati a pendii ricoperti di larici e abeti rossi. A sfilare solo bovini di razza Bruna Alpina che possono vantare un certificato di stalla, ovvero di permanenza sul territorio, di almeno sei mesi. L’iniziativa si è confermata con il patrocinio della Regione e della Comunità montana della Valtrompia, oltre che con la collaborazione dell’ARAL (Associazione Regionale Allevatori Lombardia) e del Consorzio del Nostrano Valtrompia DOP.
A coordinare l’evento Pablo Soardi, Fausto Piotti, Silvio Zanini, Alberto Lazzari e Silvana Zanardini, instancabili promotori di tutte le iniziative della zona.
La valutazione dei migliori esemplari della rassegna, anche quest’anno, è stata affidata al giudice Ennio Bonomi dell’ANARB, (Associazione Nazionale Allevatori Razza Bruna).
Le vacche di razza Bruna sono esemplari a vocazione lattifera, quindi sono state oggetto di valutazione le caratteristiche morfologiche di mammella e struttura (linea dorsale, arti e groppa) che si associano ad una maggiore funzionalità produttiva.
Le aziende agricole iscritte all’evento hanno rappresentato quasi tutti i paesi dell’alta valle; 12 per le vacche da latte e 4 per i caprini. Un elemento interessante è che la partecipazione degli allevatori è disinteressata e accompagnata solamente dalla loro passione; infatti, a tutti gli iscritti è stato riservato un premio di partecipazione e nonostante venga pubblicata una classifica degli esemplari migliori, non viene dato un premio alla vincitrice, proprio per avvalorare il senso di appartenenza che caratterizza questa comunità. Pur non trattandosi di una vera e propria gara, a spiccare ai vertici delle classifiche sono stati gli animali delle stalle socie di Comazoo, anche grazie all’assistenza del Servizio Tecnico specializzato in nutrizione animale, in grado di valutare l’efficienza e consigliare le soluzioni più adatte all’allevamento, andando alla ricerca della massima efficienza della mandria e di una maggiore redditività per l’allevatore.
Questa fiera di montagna è nata per celebrare non solo la razza Bruna Alpina, tipica razza alpina di bovini da latte, ma anche il lavoro svolto con dedizione e passione dagli allevatori che producono il latte, poi trasformato nel formaggio stagionato, che è tra i pochi a livello regionale ad aver ottenuto la Denominazione d’Origine Protetta. Di anno in anno si è potuto assistere all’intensificarsi di una vivace partecipazione di giovani, a conferma di un legame sempre più forte tra lo spirito imprenditoriale giovanile e gli orientamenti di una nuova agricoltura che, oltre a produrre cibo, crea una serie di elementi positivi per ambiente, società ed economia. Infine, anche la qualità degli animali ha visto un notevole miglioramento, a garanzia che cura delle bovine da latte, sia nell’alimentazione che nella gestione della stalla, è fondamentale per rendere gli allevamenti redditizi.
Si è trattata di una giornata speciale, proprio per le emozioni e per i valori che l’hanno accompagnata, che è stato possibile percepire anche tra gli allevatori. Dunque, una manifestazione che si è resa in tutto per tutto protagonista di un legame indissolubile nei confronti del proprio territorio, tesa ad unire non solo tutti gli allevatori, ma la comunità locale intera, volta a sensibilizzarci e a suscitare anche nei più giovani un sentimento di unione profonda.
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