di Diego Zanola
“Produttività e protezione delle colture ma mai a discapito della nostra salute.”
In un anno così difficile dal punto di vista climatico, in agricoltura ci siamo trovati costretti a diversi interventi erbicidi, insetticidi e fungicidi. Una primavera con temperature altalenanti e costanti perturbazioni in arrivo sulle nostre zone ci ha costretto a correre ai ripari con prodotti fitosanitari in grado di proteggere il più possibile le nostre colture, partendo da diverse infestazioni di insetti su medi-ca arrivando al difficoltoso controllo delle infestanti su mais, passando da ingenti attacchi fungini su cereali a paglia e vite.
Le costanti piogge e le temperature insolitamente basse della stagione primaverile non hanno permesso una protezione totale delle colture e in qualche caso si è dovuto intervenire con trattamenti di “soccorso” che potessero cercare di risolvere la situazione che ci trovavamo in campo. Diversi sono i trattamenti da poter eseguire, ogni situazione è stata valutata e considerata per quello che si è potuto attuare con il principio fondamentale di proteggere nel miglior modo possibile le nostre colture. Purtroppo la tendenza che si nota da sempre è che abbiamo ben presente la protezione delle colture, la protezione da agenti esterni che possono inficiare produttività e qualità ma si prende sempre troppo poco in considerazione la protezione individuale dell’operatore in campo.
Non si parla sufficientemente tra chi opera in campo, di normative a tutela della persona o di restrizioni su principi attivi o su utilizzo di prodotti, argomenti sui quali l’attenzione sta aumentando anno dopo anno. Notiamo però che troppe volte si sono viste situazioni dove, per la fretta di dover intervenire, per l’aver normalizzato l’uso di prodotti con controindicazioni per l’uomo sottovalutando le conseguenze e altre molte motivazioni, i prodotti fitosanitari con etichette riportanti rischi anche importanti per la salute vengono maneggiati senza i corretti DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).
Tutti noi conosciamo la scomodità di dover lavorare con indumenti che limitano la manualità e la libertà di movimento ma ci teniamo a ricordare quanto tutto questo sia fondamentale per la salute degli operatori e per la salute dei nostri soci. Le aziende produttrici di DPI hanno comunque fatto passi in avanti per quanto riguarda la funzionalità dei propri prodotti, rendendoli comunque il meno invasivi possibile.
Oltre ad utilizzare trattori che abbiano una cabina con dei filtri per aiutare la purificazione dell’aria è importante avere gli indumenti corretti quando si prepara la miscela nella botte irroratrice, è importante utilizzare guanti, tute protettive, occhiali, le corrette maschere filtranti a protezione delle prime e seconde vie respiratorie e tutto ciò che è obbligatorio utilizzare in quelle situazioni.
I prodotti devono essere stoccati e mantenuti in zone dove ci sia un’ottima aerazione e con i giusti accorgimenti per eventuali sversamenti accidentali tenendo conto anche delle nuove normative in uscita sulla gestione dei quaderni di campagna.
Nei momenti di intervento il tempo a disposizione è poco, è risaputo che molto spesso le situazioni aziendali, climatiche e di tempo tecnico di intervento sono ristrette e non permettono di essere tecnici nell’esecuzione dei lavori ma ricordiamoci quanto sia fondamentale avere la massima attenzione. Come quando assicuriamo i nostri beni che sappiamo essere un bene economico e a volte un investimento in termini di tempo dobbiamo assicurare la nostra salute e il modo migliore per farlo è utilizzare tutti i dispositivi di protezione individuale nei momenti più critici del nostro lavoro. Consideriamo anche il fatto che sono di facile reperibilità e con un costo comunque molto trascurabile se paragonato ai danni sulla salute.
L’attenzione che abbiamo per la nostra produttività e le nostre colture in campo deve essere di pari passo seguita da un’attenzione sempre proporzionale se non inferiore all’attenzione di chi opera in campo. La sicurezza sanitaria non è trascurabile e non possiamo limitarci alla fornitura dei prodotti fitosanitari senza ricordare ai soci di proteggersi nel modo migliore quando li si utilizza.
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