di Lorenzo Zanchi
Valorizzazione della materia prima nazionale, ricerca e sinergia tra filiere, questi i temi al centro dell’evento “Mercati agricoli, Grana Padano DOP e tendenze del consumatore: una sfida cooperativa” organizzato da Confcooperative FedAgriPesca Lombardia all’interno della Cittadella della Cooperazione a FAZI – Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari (BS). Un dialogo sulle sfide e le opportunità della cooperazione all’interno del mercato agricolo italiano.
Al centro del convegno, organizzato il 25 ottobre, il Grana Padano DOP e le risposte del Consorzio di Tutela e del mondo cooperativo per trasformare le sfide in nuove opportunità di crescita.
Renato Zaghini, Presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano DOP, ha aperto l’evento sottolineando la centralità del consumatore. Pur mantenendo intatte le proprie caratteristiche tradizionali il Grana Padano ha saputo evolversi per rispondere alle esigenze di un mercato in continua trasformazione. L’innovazione, ha detto Zaghini, “passa anche per la segmentazione dell’offerta”, come nel caso delle diverse stagionature proposte, pensate per soddisfare gusti e stili di vita differenti e avvicinare consumatori di diverse fasce d’età. In un contesto in continua evoluzione, dove la sensibilità dei consumatori verso la sostenibilità ambientale si intreccia con nuovi modelli ed esigenze di consumo, il Presidente del Consorzio ha sottolineato l’importanza di saper cogliere le nuove richieste del mercato: confezioni ridotte, prodotti pronti al consumo, come il grattugiato, investimenti in ricerca e innovazione per soddisfare le diverse esigenze culturali e le peculiarità dei nuovi mercati. Nonostante una congiuntura economica sfavorevole, grazie alla sua identità e a una strategia concreta e mirata il Grana Padano è riuscito a mantenere una posizione di forza sui mercati esteri.
Carlo Bevilacqua e Filippo Roda di Aretè hanno offerto una panoramica sui mercati delle materie prime cerealicole, evidenziando le tendenze principali in grado di incidere, a valle della filiera, sulla produzione di latte e formaggi come il Grana Padano DOP. L’analisi ha evidenziato l’influenza dei cambiamenti climatici e delle instabilità geopolitiche sull’andamento delle ultime campagne produttive dei principali cereali destinati all’alimentazione zootecnica. Gli shock produttivi, sempre più frequenti, e la rigidità della domanda da parte dei settori mangimistico ed energetico, si sono tradotte in una crescente volatilità dei prezzi dei cereali. In un contesto europeo in cui il mercato è “price-taker” (ossia riceve i prezzi stabiliti da altri mercati), Aretè ha evidenziato la crescente complessità di mantenere livelli di prezzo e approvvigionamento adeguati, con effetti anche sulla produzione di latte, influenzata dal costo dei mangimi.
Daniele Castagnaviz Presidente del Comitato Settore Grandi Colture e Servizi di Confcooperative FedAgriPesca, ha portato l’attenzione sull’attuale situazione critica del settore cerealicolo in Italia. A mettere in difficoltà il comparto la riduzione della superficie coltivata, gli effetti dei cambiamenti climatici sulla qualità del prodotto, gli scarsi investimenti in ricerca e innovazione e una congiuntura internazionale sfavorevole. Fattori che devono portare a importanti riflessioni sia sul piano tecnico che politico, per trovare risposte a una situazione che vede fortemente penalizzata la cerealicoltura italiana. In questo contesto, una cooperazione ancora più stretta all’interno della filiera, tra produttori, trasformatori e centri di ricerca, sarebbe per Castagnaviz “uno strumento necessario” per poter salvaguardare e valorizzare i prodotti.
L’evoluzione del profilo del consumatore è stato invece il tema al centro dell’intervento di Gianluigi Contin, Partner & Managing Director di VVA Business Consulting. Attraverso un’analisi puntuale dei cambiamenti delle tendenze di consumo, Contin ha offerto una prospettiva innovativa per le imprese, sottolineando l’importanza di cogliere i cosiddetti “segnali fertili”: piccoli cambiamenti che potrebbero preannunciare le tendenze di domani. Tra i fattori chiave “fiducia” e “umanità”, aspetti sempre più importanti per i consumatori. Nel mondo dei brand, la fiducia è vista come il pilastro di una relazione solida con il cliente conquistata grazie a trasparenza, integrità e un genuino interesse per il benessere dei consumatori. L’attenzione verso i clienti sarà quindi strategica per il futuro delle imprese alimentari, che dovranno cogliere questi segnali per rimanere competitivi.
Anche per il Direttore Generale del Consorzio di Tutela del Grana Padano DOP Stefano Berni, la capacità di cogliere in anticipo i segnali di cambiamento è stato un fattore fondamentale per la crescita del Grana Padano DOP negli ultimi anni. La crescente domanda di un formaggio pronto al consumo e di riduzione degli sprechi hanno portato a un aumento del prodotto venduto senza crosta, incontrando le esigenze dei consumatori più giovani. L’elevato contenuto proteico e il basso livello di grassi hanno trovato invece crescente interesse tra chi cerca prodotti sani e nutrienti. Il Direttore ha inoltre presentato il successo raggiunto dal Grana Padano DOP sui mercati esteri, che assorbiranno entro la fine del 2024 il 52% della produzione. Infine, Berni ha delineato le strategie future del Consorzio, orientato a un aumento graduale e sostenibile della produzione.
Massimo Minelli, Presidente di Confcooperative Lombardia, ha concluso l’incontro evidenziando il ruolo chiave della cooperazione come motore di sviluppo per i territori e di valorizzazione delle filiere produttive. “La cooperazione, specialmente nel Grana Padano, rappresenta oltre il 65% della produzione complessiva, che in Lombardia sale al 70%. Questo modello è lo strumento ideale per valorizzare i prodotti e distribuire il valore lungo tutta la filiera, garantendo ai soci una giusta redditività,” ha dichiarato. Minelli ha inoltre espresso gratitudine e apprezzamento per il lavoro svolto dal Consorzio Grana Padano DOP e dai suoi dirigenti, confermando il sostegno futuro di Confcooperative per continuare a promuovere l’eccellenza italiana.
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