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Misurare per migliorare

di Sonia Rumi e Davide Pozzi

Ancora una giornata dedicata alla zootecnia di precisione! Nata dalla collaborazione tra Comazoo, Dinamica Generale, Kuhn ed ERSAF Lombardia, presso l’azienda agricola Fusi Giovanni si è svolto un incontro in cui si è parlato di tecnologia applicata al mondo dell’allevamento, di controllo dei dati e sostenibilità. Una platea di allevatori numerosa e attenta ha partecipato all’evento.

L’azienda agricola Fusi Giovanni di Calcinato è socia storica di Comazoo. L’allevamento familiare conduce una mandria di 300 capi circa, di cui 160 in lattazione e gestisce una SAU di circa 60Ha. La mungitura avviene ad opera di due robot DeLaval. Le rotazioni colturali comprendono Trifoglio, Mais, Frumento, Sorgo ed Erba medica. Le tecniche di lavorazione sono “Strip Till” e Minimum Tillage”. Il liquame viene in parte reimpiegato in un impianto di biogas da 49 kW; sono inoltre presenti due vasche di stoccaggio coperte, contenenti il separato liquido del digestato. Il settore lattiero caseario lombardo vede, col passare degli anni, una progressiva decrescita del numero di aziende a fronte di un aumento complessivo del numero di capi. Quindi, ci troviamo a lavorare in stalle di dimensioni sempre più grandi e che necessitano di una gestione sempre più attenta e puntuale.

SOFTWARE PER IL CONTROLLO ALIMENTARE

Allo scopo di avere un controllo più attento dell’alimentazione del bestiame e dei dati che ne scaturiscono, l’azienda Fusi si è affidata a Dinamica Generale, leader nella progettazione e produzione di soluzioni elettroniche e sensori nel campo della pesatura e dell’analisi NIR. Secondo Luca Fusi, ciò che ha dato valore aggiunto alla sua gestione è il software per il controllo giornaliero dell’unifeed (DTM – Daily TMR Manager). Si tratta di un applicativo in cloud, i cui dati sono sempre disponibili a chi ne ha accesso (allevatore, nutrizionista, veterinario), in grado di interfacciarsi con i dati di pro-grammi terzi per arrivare ad Indici sempre più complessi in grado di descrivere la situazione aziendale. Il software memorizza diversi piani alimentari (gruppo per gruppo), gestisce il magazzino (inviando delle notifiche quando è necessario approvvigionare una materia prima), contabilizza in termini di quantità e di costo ciò che viene ingerito e scartato dall’animale (in modo da verificare correttamente l’efficienza).

NIR INSTALLATO SUL CARRO UNIFEED

Nonostante vengano fatte regolarmente delle analisi di laboratorio, la maggior parte delle volte, mentre viene preparata la miscelata unifeed, viene fatta solo una stima dei valori analitici degli ali-menti aziendali che vengono inseriti in razione. Per ovviare a questo problema, Fusi ha deciso di montare un analizzatore EvoNIR di Dinamica Generale sulla vasca del proprio carro miscelatore. L’Analizzatore NIR controlla la variabilità dei foraggi analizzandoli in tempo reale man mano che vengono caricati. In termini pratici, una volta caricati i 2/3 del peso globale, il sistema di carico si arresta per dare modo di elaborare le analisi effettuate e ricalcolare il peso residuo per completare il carico. Inoltre, questo sistema assicura l’omogeneità della miscelata andando ad agire sul tempo di miscelazione. La maggiore costanza delle caratteristiche dell’unifeed giorno dopo giorno assicura performance produttive regolari nel tempo. Tutti i dati raccolti dal NIR vengono automaticamente trasmessi al software DTM.

IL PROGETTO RIMONTA

Allevare la rimonta è un investimento; l’obiettivo deve essere avere un ritorno economico nel più breve tempo possibile e al minor costo. Dato che una vitella alla nascita pesa 40 kg e idealmente al parto deve avere una età di 23-24 mesi e un peso di 620 kg, vuol dire che dobbiamo produrre 580 kg di carne. 

Il quesito a cui rispondere è: in quale fase mi conviene produrre questa carne? Se guardiamo la tabella 1 che reca l’indice di conversione (accrescimento in funzione dell’ingestione), vediamo che allo svezzamento l’efficienza è altissima 46%, mentre al momento della fecondazione (13 mesi) è al 7%. Appare evidente quando conviene investire. 

Spesso ci facciamo ingannare dal costo/ Kg di s.s. (riga arancio) dove, nel primo periodo, avendo in razione il latte in polvere, è molto alto (1.37 €) mentre alla fecondazione arriva a 0,22 €. Al fine di una corretta gestione della fase di rimonta, il dato da tenere come riferimento è il costo Kg carne; la vitella tra i 90 e i 180-240 giorni di vita ha un costo Kg di carne al di sotto i 2€ (1,25€ a 6 mesi, 1,85€ a 8 mesi e 3 € alla fecondazione). 

Tutte le volte in cui si punta ad andare a recuperare peso al momento della fecondazione perché ci viene segnalato, si realizza il fallimento di tutta la fase di rimonta. Fare rimonta significa costruire la vitella entro l’anno di età. Dopo questo periodo oltre ad incrementare i costi, riscontriamo una minore efficienza sia riproduttiva che produttiva nella successiva lattazione.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Parallelamente ERSAF Lombardia sta conducendo uno studio per valutare l’effettiva sostenibilità ambientale di best practices nella gestione degli effluenti zootecnici. Il Progetto, che ha coinvolto oltre all’azienda di Fusi altre due realtà agricole, prevede l’applicazione in maniera integrata delle best practices per la gestione degli effluenti, la definizione di un bilancio ambientale dell’azienda che comprenda il carbon footprint e le emissioni di gas climalteranti e acidificanti nella gestione degli effluenti, fornendo, infine, un metodo di valutazione della sostenibilità dell’allevamento basato sui dati del monitoraggio.

Nell’azienda Fusi sono state installate 4 centraline per il controllo di temperatura, umidità relativa, concentrazione di gas (NH3, CO2 e H2s) e particolato, luminosità e rumore. La produzione di liquame è monitorata da 2 sensori di livello posti sulle vasche di raccolta del digestato. Un flussimetro registrerà la quantità di liquame distribuita, mentre il suo contenuto in nutrienti (N-P-K) sarà monitorato da una sonda installata sul carrobotte.

I dati aziendali sono controllati attraverso il software DTM, mentre i dati di campo (contenuto di azoto del suolo e di nutrienti delle colture) si ottengono attraverso analisi di laboratorio. Il piano di concimazione permetterà di programmare la gestione degli effluenti valutandone l’efficienza e di conseguenza stimare le perdite verso l’ambiente. Attraverso la raccolta di tutti questi parametri sarà possibile definire un bilancio dell’azoto dell’azienda e valutare gli effetti delle best practices.

Secondo Luca Fusi, il modello gestionale della sua azienda è replicabile solo se ci si affida, nella gestione dei dati, a consulenti con competenze a tutto tondo. Si rende necessario ritarare il sistema produttivo ritornando ad un corretto rapporto terreni e capi; non deve essere considerato solo un limite amministrativo, ma avere terreni a sufficienza per l’alimentazione della propria mandria è vincente. 

A livello agronomico è necessario porsi degli obiettivi produttivi in base alla propria situazione pedo-climatica. Infatti, è inutile basare un piano di coltivazione su produzioni irraggiungibili in quel contesto, ma piuttosto puntare su rotazioni parametrate alle esigenze alimentari dell’allevamento, optando il più possibile sui doppi raccolti nei terreni destinati a seminativo (trifoglio-mais, frumento-sorgo, frumento-miglio). Infine, formulare un piano di concimazione appropriato cercando di valorizzare al meglio i reflui aziendali perché sono da considerare una risorsa e non un problema.

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

L’acquisizione in azienda di tutti questi strumenti di monitoraggio ed elaborazione dati deve andare di pari passo con l’utilizzo di software di gestione del bilancio economico. 

Sotto l’aspetto economico, secondo Luca ancora poche aziende agricole redigono un bilancio aziendale e predispongono i propri investimenti in funzione del flusso di cassa. Utile può essere creare un foglio elettronico su cui sono raggruppate tutte le voci di spesa per area di interesse in modo da poter verificare se ci sono spese eccessive e nel caso intervenire per migliorare la situazione. 

Infine, bisogna puntare ad una standardizzazione dei costi redigendo dei bilanci preventivi sui quali basare le proprie scelte di investimento a medio e lungo termine.

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